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Nel 2004 un’azienda svizzera dedicata allo stoccaggio e alla commercializzazione di un prodotto alimentare in polvere decide di portare la produzione del prodotto (fino a quel tempo acquistato da terzisti) al proprio interno, in un loro piccolo capannone di proprietà.

Le richieste del cliente sono quelle di un impianto di potenzialità medio/piccole totalmente automatizzato da piazzare in una angusta zona dello stabile di proprietà.

La commessa viene affidata ad Officina Freddi per quanto riguarda la progettazione e realizzazione della parte dell’imballaggio in collaborazione con una azienda partner che si occupa del confezionamento del prodotto in polvere nei barattoli. 

Il progetto non si limita solo alla parte di pura automazione, bensì riguarda anche l’adeguamento dei servizi generali d’impianto dello stabile e tutto ciò che concerne la consulenza sul tipo di imballo più appropriato da realizzare.

L’impianto in questione è stato progettato seguendo gli input dati dal cliente che richiedeva estrema automazione e al tempo stesso semplicità di gestione. 

La scelta è ricaduta su un robot multifunzione (modello ROBOPAL) il quale permette la depalettizzazione dei barattoli vuoti, la palettizzazione delle scatole piene, la gestione delle palette vuote e delle interfalde. 

L’impianto Freddi è completato da un bancale di sfilamento in quota per i barattoli vuoti che porta alla parte di riempimento, da un monoblocco formatrice-incartonatrice (modello IN-A/5), una nastratrice, un marcatore cartoni ed una fasciatrice pallet, il tutto completo di trasportatori e rulliere di collegamento.

L’impianto è stato inoltre cablato con una rete fra le macchine e dotato di sistema di supervisione e una telecamera wireless con i quali possiamo accedere da remoto per eventuale assistenza.

Attualmente l’impianto è gestito da una sola persona il cui unico compito è alimentare gli imballi (barattoli vuoti, cartoni, palette, tappi) e stoccare a magazzino le palette piene.

 

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